Cuba
La prima cosa da fare a Cuba, come suggerito dal manuale del turista, è comprarsi una bella maglietta di Che Guevara tutta rossa. Ma diciamolo una volta per tutte, la t-shirt del guerrillero heroico quanto è bella? Perché per tanti occidentali Cuba è soprattutto il Che, il comandante, e portare il suo berretto è decisamente meglio che sorbirsi un discorso sul socialismo di Fidel Castro, che il più corto dura 82 pagine. Al terzo giorno l'entusiasmo rivoluzionario si smorza e uno comincia a chiedersi cosa ci facciano tutte quelle persone in fila per il pane. O in fila per l'olio di semi. O in fila per l'acqua. Ci sono più file a Cuba che all'ingresso di un Carrefour appena dopo un dpcm di Conte. Ecco allora che la scelta socialismo o muerte! si fa domanda. Socialismo o muerte? La risposta è che per ora, al ventunesimo del secondo tempo, la muerte vince 3 a 0. Se volete sapere come andrà a finire, mettetevi in fila. Hasta la vittoria eccetera, eccetera.