India
Dell'india non posso dire molto perché non ci sono stato. Perché se vedi una zona in India, puoi solo dire che hai visto quella zona dell' India e basta. Io una volta alle cinque del mattino mi trovavo in un punto del delta del Gange. Lì ho visto uomini magrissimi con lo sguardo nel vuoto e donne che sembravano uomini magrissimi con lo stesso sguardo, avvolti in fasce di stoffe colorate e odorose di spezie, mentre si bagnavano, per purificare lo spirito, in uno dei fiumi più inquinati del mondo. Ecco, questo è un altro problema che incontra chi si mette a parlare dell' India, senza esserci stato: molte cose che vedi non le capisci. Per esempio, dove sta andando questa folla di fantasmi dai mille profumi che si accalca per strada, in mezzo a motorini e tuk tuk che fanno a zig zag tra i cani randagi, le vacche e la plastica? non saprei, non si capisce. E perché quell'uomo ha la sua camera da letto, con tanto di armadio e specchio, in mezzo al marciapiede? non lo so, ma lui mi pare contento. Ed ancora perché questi due bambini senza vestiti giocano così allegramente sotto l'ombra di una vacca e perché proprio nella piazzola in cui c'è pure la sua cacca? non lo so, non ho capito. Ma soprattutto perché questo miliardo di esseri umani, in questo universo sconosciuto fatto di cento universi, sembra avere una sola grande anima? non so rispondere. Un giorno però mi piacerebbe andare in India per cercare di capirne qualcosa.